Conoscere i diversi tipi di connessione internet è il primo passo per scegliere quella davvero adatta alla tua Azienda.
Ma qual è la soluzione migliore per una sede produttiva? E quella per un ufficio che lavora da remoto con applicazioni cloud e VPN attive tutto il giorno?
La risposta non è sempre scontata.
Una scelta sbagliata può rallentare l’operatività, bloccare call importanti o compromettere l’accesso ai servizi gestionali.
Al contrario, una connettività ben progettata può fare la differenza in termini di efficienza, sicurezza e continuità del lavoro.
In questo articolo analizziamo le tecnologie disponibili e ti aiutiamo a valutare qualetipo di connessionescegliere in base alle esigenze reali della tua sede aziendale.
Indice:
- FTTH – La vera fibra fino alla tua azienda
- FTTC – La via di mezzo, tra fibra e rame
- ADSL / VDSL – Il “minimo sindacale”, da usare solo se non c’è alternativa
- FWA – La fibra che viaggia via etere
- Connessioni 4G / 5G – Veloci e versatili, ma attenzione alla stabilità
- Come faccio a sapere il mio tipo di connessione?
- Pronto a fare chiarezza sulla tua connessione internet aziendale?
FTTH – La vera fibra fino alla tua azienda
Quando si parla di reti FTTH, si fa riferimento alla forma più avanzata e performante di connettività oggi disponibile per le imprese.
Ma qual è esattamente il significato di FTTH? L’acronimo sta per Fiber To The Home (o Premises nel contesto aziendale), e indica una connessione in fibra ottica pura, che arriva direttamente all’interno della sede, senza passaggi intermedi in rame.
Questo dettaglio tecnico fa una grande differenza: significa velocità elevate e costanti, latenza minima e affidabilità totale, anche nelle ore di maggiore utilizzo.
Le connessioni FTTH permettono di lavorare senza intoppi con strumenti evoluti come centralini VoIP, sistemi in cloud, videoconferenze in HD, smart working, backup in tempo reale e molto altro. Con velocità simmetriche che possono superare 1 Gbps, rappresentano la soluzione ideale per chi vuole portare la propria infrastruttura di rete a un livello superiore.
In più, sono scalabili nel tempo: perfette per aziende che crescono, aprono nuove sedi o devono gestire sempre più utenti e dispositivi connessi.
Fibra aziende? FTTH tutta la vita.
È la scelta più solida per sedi centrali, ambienti con molti utenti attivi o realtà dove la produttività dipende fortemente da servizi digitali e cloud-based.
FTTC – La via di mezzo, tra fibra e rame
La tecnologia FTTC, ovvero Fiber To The Cabinet, rappresenta una sorta di compromesso tra prestazioni e disponibilità. È una fibra misto rame: la connessione in fibra ottica arriva solo fino all’armadio stradale più vicino alla sede, da lì in poi il segnale viaggia sul classico doppino telefonico in rame.
Questo rende le connessioni FTTC molto diffuse sul territorio, anche in zone dove la fibra FTTH non è ancora arrivata. Non a caso, è una delle soluzioni più utilizzate da aziende e uffici di piccole dimensioni.
Dal punto di vista delle performance, la FTTC raggiunge velocità interessanti: si può arrivare fino a 200 Mbps in download. Tuttavia, la reale qualità della connessione può variare molto in base alla distanza dall’armadio di zona e allo stato del cablaggio in rame. Inoltre, le prestazioni non sono simmetriche (upload molto più basso del download) e la linea può soffrire di interferenze.
In sintesi, è una buona scelta per sedi secondarie, piccoli uffici o contesti dove non è ancora disponibile la fibra ottica pura. Un’opzione accessibile, ma da valutare bene in funzione delle reali esigenze operative.
ADSL / VDSL – Il “minimo sindacale”, da usare solo se non c’è alternativa
Quando si parla di reti ADSL, si fa riferimento a una delle tecnologie più datate ancora in circolazione. Ma l’ADSL cos’è esattamente? È una connessione interamente basata su rame, che utilizza la linea telefonica tradizionale per portare internet nelle sedi aziendali. Lo stesso vale per la VDSL, che rappresenta una versione leggermente più evoluta, ma sempre su infrastruttura rame.
Oggi queste soluzioni sono in fase di progressivo abbandono, ma possono ancora rappresentare un’opzione d’emergenza in contesti rurali o aree industriali isolate, dove le alternative più moderne non sono disponibili.
Parliamoci chiaro: le prestazioni sono limitate, soprattutto in upload e la stabilità lascia spesso a desiderare. La banda disponibile non è sufficiente per supportare attività aziendali che richiedono affidabilità, come l’uso di gestionali in cloud, videoconferenze o accesso remoto sicuro.
Quando possono avere senso?
Solo come ultima scelta o come linea di backup secondaria, ad esempio per garantire una minima continuità in caso di guasto sulla connessione principale. Se il tuo business dipende da internet, non dovrebbero mai essere l’unica connessione su cui fare affidamento.
FWA – La fibra che viaggia via etere
Se ti stai chiedendo FWA cosa significa, sappi che si tratta di una sigla sempre più diffusa nel mondo della connettività aziendale. Sta per Fixed Wireless Access ed è una tecnologia che permette di portare internet senza cavi, grazie a ponti radio che collegano un’antenna centrale alla sede aziendale. In pratica, è una sorta di fibra radio: niente scavi, niente armadi stradali, ma prestazioni che si avvicinano a quelle delle connessioni cablate.
Le connessioni in fibra FWA, note anche come fibra misto radio, sono particolarmente utili in tutte quelle situazioni dove la fibra ottica tradizionale (FTTH o FTTC) non arriva. Questo le rende ideali per zone industriali isolate, aree montane o sedi produttive in cui servono tempi di attivazione rapidi e una certa affidabilità.
Uno dei grandi vantaggi è proprio l’indipendenza dalla rete fisica tradizionale: la linea non condivide infrastrutture con altri operatori o utenti, e può offrire una buona stabilità anche in condizioni “difficili”.
La linea FWA è perfetta non solo come prima connessione in aree remote, ma anche come linea di backup per garantire continuità operativa in caso di guasti sulla rete principale.
Connessioni 4G / 5G – Veloci e versatili, ma attenzione alla stabilità
Negli ultimi anni le connessioni mobili aziendali basate su rete 4G o 5G sono diventate una soluzione sempre più concreta, soprattutto in contesti dove serve reattività, flessibilità e tempi di attivazione rapidi.
La rete 5G, in particolare, promette velocità elevate e latenze ridotte, perfette per garantire continuità in caso di problemi sulla linea principale. Anche il 4G, pur con performance inferiori, può essere una risorsa preziosa in molte situazioni operative.
Uno dei vantaggi principali di queste tecnologie è proprio la mobilità: si possono attivare rapidamente, spostare con facilità e utilizzare praticamente ovunque ci sia copertura cellulare. Per questo sono perfette come connessione temporanea, oppure come failover automatico in ambienti che non possono permettersi interruzioni.
⚠️ Unico punto d’attenzione: la stabilità non è sempre garantita. Le prestazioni possono variare in base alla copertura del segnale, al numero di utenti connessi nella zona o alla congestione della rete.
In sintesi, 4G e 5G sono ideali per piccoli uffici, sedi temporanee, o come backup intelligente da integrare in un’infrastruttura con router dual WAN o SD-WAN.
Come faccio a sapere il mio tipo di connessione?
Molte aziende credono di avere la “fibra”, ma in realtà stanno utilizzando una FTTC o addirittura una VDSL. Questo succede perché alcune offerte commerciali sono poco chiare e perché i dispositivi in uso spesso non mostrano in modo esplicito la tecnologia effettiva attiva sulla linea.
Ecco 3 modi per scoprirlo con certezza:
- Dai un’occhiata al tuo router
Un primo indizio utile si trova direttamente nel router o modem aziendale. Accedendo al pannello di gestione (di solito dal browser, digitando un indirizzo come 192.168.1.1), potresti trovare informazioni sul tipo di connessione attiva.
Se leggi sigle come DSL o VDSL, probabilmente stai usando una FTTC o una connessione su rame. Se invece vedi riferimenti a “WAN ottica” o trovi inserito un piccolo modulo in fibra (detto SFP), con ogni probabilità sei su una FTTH. Insomma, il router può già darti una buona idea di base. - Controlla cosa dice il contratto con il tuo operatore
Anche se non sempre è chiarissimo, nel contratto con il provider (o nell’area clienti del sito) puoi trovare dettagli tecnici sulla tua connessione.
Se leggi diciture come “fibra mista rame”, “VDSL” o “FTTC”, significa che la fibra arriva solo fino all’armadio in strada, mentre l’ultimo tratto è su doppino telefonico. Se invece è indicato FTTH, sei tra i fortunati che hanno la fibra pura fino alla sede. - Affidati a un tecnico per una verifica professionale
Se vuoi andare sul sicuro, il modo migliore per sapere con certezza il tipo di connessione in uso è affidarti a un partner IT di fiducia.
Un assessment tecnico consente non solo di identificare la tecnologia effettiva, ma anche di misurare le reali prestazioni della linea (velocità, stabilità, latenza) e di valutare possibili alternative più performanti. È il modo più efficace per capire se la tua rete è all’altezza delle esigenze aziendali attuali — o se è arrivato il momento di fare un salto di qualità.
Pronto a fare chiarezza sulla tua connessione internet aziendale?
Scegliere la tecnologia giusta non è solo una questione di velocità: significa garantire continuità al tuo lavoro, sicurezza ai tuoi dati e solidità alla crescita della tua azienda. Ecco perché è fondamentale sapere che tipo di connessione hai oggi… e se è davvero quella più adatta alle tue esigenze.
Che tu stia aprendo una nuova sede, potenziando l’infrastruttura IT o semplicemente cercando più stabilità, noi di Netorange siamo qui per aiutarti.